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Alla scoperta del Parco Archeologico del Colosseo

Il Parco Archeologico del Colosseo rappresenta una tappa imprescindibile per chiunque desideri assaporare il fascino dell’archeologia, dell’architettura e della storia del nostro Paese.

Istituito il 12 gennaio 2017, il Parco è dedicato alla tutela e alla valorizzazione dell’area archeologica centrale di Roma, che comprende monumenti di straordinaria importanza come il Colosseo, il Foro Romano, il Palatino, la Domus Aurea, l’Arco di Costantino, e altri siti di rilevanza storica e culturale.

Oltre alla funzione di conservazione, il Parco ha una missione educativa: si rivolge a un pubblico variegato e mostra particolare impegno nei confronti delle nuove generazioni, anche mediante l’uso di tecnologie digitali, per favorire una più immediata comprensione del patrimonio archeologico, monumentale e paesaggistico​​.

Il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino

Il Colosseo, conosciuto anche come Anfiteatro Flavio, rappresenta uno dei simboli più emblematici di tutta Roma e dell’architettura romana antica. Viene edificato tra il 70 e il 72 d.C. sotto l’imperatore Vespasiano e nell’80 d.C., dopo nove anni di lavori, viene inaugurato dall’imperatore Tito, suo figlio. La struttura è finanziata con i proventi del saccheggio del tempio di Gerusalemme. Originariamente, l’area in cui sorge il Colosseo è occupata da un lago artificiale parte della Domus Aurea di Nerone, poi bonificata per la costruzione dell’anfiteatro.

L’architettura del Colosseo è caratterizzata da una pianta ellittica, suddivisa internamente in sezioni destinate a diversi spettatori in base alla classe sociali di appartenenza: dal podio per le autorità alle gradinate per la plebe. La struttura esterna si distingue per le arcate sovrapposte, incorniciate da colonne in stili diversi: dorico, ionico e corinzio per i primi tre livelli, con il quarto livello più compatto e decorato con finestre. La funzione principale del Colosseo è quella di ospitare giochi e spettacoli di grande richiamo popolare, tra cui le famose venationes: sessioni di caccia e uccisione di animali selvatici portati a Roma dai confini dell’impero, che si svolgono al mattino e precedono i duelli dei gladiatori. Tra gli eventi d’eccezione si ricordano le naumachie: combattimenti navali che si svolgono prima che il legno dei sotterranei venga sostituito con muratura stabili durante il regno di Domiziano.

Nonostante i danni, i saccheggi e i vari restauri subiti nel corso della storia, il Colosseo rimane una testimonianza impareggiabile delle capacità artistiche e ingegneristiche dell’Impero Romano, oltre che un simbolo indissolubile dell’eterna città di Roma.

Il Foro Romano costituisce il centro della vita pubblica di Roma per oltre un millennio, e funge da centro nevralgico per la civitas con i suoi edifici per le attività politiche, religiose e commerciali.

La storia del Foro Romano è una narrazione di potere, religione e commercio. La valle in cui sorge, originariamente una zona paludosa, viene bonificata verso la fine del VII secolo a.C. per trasformarsi nel luogo d’incontro dei cittadini romani per eccellenza. Vi si svolgono le attività politiche, si amministra la giustizia, si celebrano trionfi militari e si conducono affari.

Ogni angolo del Foro racconta una storia: dalle rovine del Tempio di Saturno, tra i più antichi di Roma, al suggestivo Arco di Settimio Severo, eretto per commemorare le vittorie militari dell’imperatore sui Parti. Il Foro ospita anche la Regia, residenza dei re di Roma, e la Curia, sede del Senato romano, testimoniando l’evoluzione politica da monarchia a repubblica, e da repubblica a impero.

Con il passare dei secoli subisce trasformazioni e spoliazioni, fino ad essere quasi dimenticato durante il Medioevo. La situazione cambia alla fine dell’Ottocento, quando la rinascita dell’interesse storico-archeologico porta alla luce i suoi tesori. Oggi il Foro Romano è un sito archeologico di inestimabile valore, che continua a incantare e a educare visitatori provenienti da tutto il mondo.

Il Palatino, colle che rappresenta il cuore antico di Roma, è annoverato tra i siti più affascinanti del Parco archeologico del Colosseo. La storia di questo luogo, che si erge maestoso nel cuore della Capitale, è intriso di miti e leggende. Secondo la tradizione, è sul Palatino che Romolo traccia il solco sacro per fondare Roma, e da allora il colle diventa il fulcro della vita cittadina e religiosa. Durante l’Età del Ferro, il Palatino ospita insediamenti umani, e con il passare dei secoli diventa il quartiere residenziale dell’aristocrazia romana; sulle sue pendici vengono edificate eleganti dimore come la Casa dei Grifi, famosa per le decorazioni pittoriche e pavimentali.

L’imperatore Augusto sceglie il Palatino come luogo della propria abitazione, dando inizio a una tradizione che vede il colle trasformarsi nella sede dei palazzi imperiali. La Domus Tiberiana, la Domus Transitoria, la Domus Aurea, la Domus Flavia e la Domus Augustana sono solo alcuni tra i più famosi esempi di questa magnificenza architettonica. Altrettanto famoso e ben conservato, il Criptoportico Neroniano: uno dei corridoi sotterranei di collegamento tra le diverse residenze.

Nelle lingue moderne lo stesso nome “Palatino” diventa sinonimo di “palazzo”: un tributo alla storica importanza del colle Palatino quale centro del potere imperiale.

La Domus Aurea e L’Arco di Costantino

La Domus Aurea è uno dei tesori archeologici più affascinanti di Roma. Costruita dall’imperatore Nerone a seguito dell’incendio che distrugge Roma nel 64 d.C., questa monumentale villa cittadina si estende tra i colli del Palatino, Esquilino e Celio, su un’area di circa 80 ettari, e rappresenta il culmine del lusso e della magnificenza dell’epoca.

Progettata dagli architetti Severus e Celer e decorata dal pittore Fabullus, la Domus Aurea si presenta come un complesso di edifici separati da giardini lussureggianti, boschi e vigne, con un lago artificiale al centro. La reggia è famosa per le sue sontuose decorazioni, che includono stucchi, pitture, marmi colorati, e rivestimenti in oro e pietre preziose. Tra le sue molte meraviglie, la coenatio rotunda: una sala da banchetto rotante che segue il movimento del sole.

Dopo la morte di Nerone, i suoi successori cercano di cancellare ogni traccia del suo regno e del suo palazzo. I lussuosi saloni vengono spogliati dei loro ornamenti e riempiti di terra fino alle volte, per essere utilizzati come fondamenta per altri edifici. Oggi, le parti visitabili della Domus Aurea si trovano sul colle Oppio, dove ambienti probabilmente destinati a feste e banchetti vengono scoperti solo durante il Rinascimento. È in tale periodo che artisti come Pinturicchio, Ghirlandaio, Raffaello e Giulio Romano iniziano a esplorare queste “grotte sotterranee” e a copiarne i motivi decorativi. Da qui il termine “grottesche”, utilizzato per descrivere un genere di pittura diffuso nel XVI secolo.

La Domus Aurea oggi offre un’esperienza unica ai visitatori, con la possibilità di partecipare a visite guidate con inclusa un’esperienza di realtà virtuale che ricrea l’aspetto originale del palazzo. Questo “viaggio nel tempo” permette di apprezzare la grandiosità di quello che era un simbolo del potere e della ricchezza dell’antica Roma.

Tra le preziose testimonianze storiche racchiuse nel Parco Archeologico del Colosseo, un altro gioiello è l’Arco di Costantino.

L’Arco di Costantino, situato nel cuore di Roma, è uno dei monumenti più emblematici dell’antica architettura romana. Eretto nel 315 d.C., celebra la vittoria dell’imperatore Costantino I sulla battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio. Con le sue dimensioni imponenti di 21 metri di altezza e 25,9 metri di larghezza, l’arco si erge maestoso vicino al Colosseo, testimoniando la grandezza dell’Impero Romano.

È noto per essere un “museo” a cielo aperto, poiché incorpora rilievi e sculture provenienti da monumenti precedenti, appartenenti agli imperi di Traiano, Adriano e Marco Aurelio. Questa pratica di riutilizzo, nota come spolia, riflette non solo il desiderio di continuità con il passato imperiale ma anche la saggezza economica e artistica dell’epoca.

La decorazione dell’arco è ricca e variegata, con pannelli che narrano le imprese di Costantino e scene di caccia e sacrificio nei tondi adrianei. Nell’attico si possono ammirare le statue dei Daci provenienti dal Foro di Traiano, che fiancheggiano la lunga iscrizione dedicatoria. Le basi delle colonne corinzie sono decorate con figure allegoriche, e i volti degli imperatori nei rilievi sono rimodellati per somigliare a Costantino; chiaro segno della sua autorità e del suo ruolo nella storia.

L’Arco è anche simbolo della transizione dall’antico paganesimo al Cristianesimo. La lunga iscrizione sull’attico che menziona l’instinctu divinitatis suggerisce una certa ambiguità religiosa che riflette la politica dell’epoca.

Il valore e la missione del Parco Archeologico del Colosseo

Il Parco Archeologico del Colosseo tutela e valorizza l’area archeologica centrale di Roma. La sua missione si concentra non solo sulla protezione e sulla conservazione del patrimonio monumentale e paesaggistico, ma anche sulla ricerca, valorizzazione e divulgazione della sua conoscenza. L’impegno educativo è finalizzato a stabilire una relazione continua con un pubblico ampio, e in particolare con le nuove generazioni. Tale impegno si manifesta anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali, che consentono di comunicare il carattere complesso del parco con maggiore immediatezza​

L’attenzione del parco si rivolge anche ai soggetti più vulnerabili, con l’intento di rendere le visite quanto più inclusive possibile, nonostante la natura degli spazi, spesso caratterizzati da cambiamenti di altitudine che non garantiscono l’accessibilità a tutti​​.

Il Parco Archeologico del Colosseo è anche un’ampia area verdeggiante, che si estende per oltre 40 ettari nel cuore della città di Roma. Ospita una vegetazione spontanea tipica dell’area mediterranea, insieme a grandi alberi piantati nei secoli passati.

Gli eventi al Parco Archeologico del Colosseo

Tra gli eventi promossi dal Parco Archeologico del Colosseo:

  • The Colosseum tells its story: the never-ending story of an icon between archaeology, videos, and Oriental languages – L’evento, inaugurato il 21 dicembre 2018 e pensato per rimanere in forma permanente, presenta il Colosseo in una luce nuova. Ne esplora la storia attraverso una combinazione di archeologia, contenuti video, e uso di lingue orientali, suggerendo un approccio multimediale e multiculturale alla narrazione della sua evoluzione nel tempo.​​
  • Rex Ludi, una caccia al tesoro riservata ai giovani coinvolti nel progetto Affido culturale – Rex Ludi si propone come un’avventura educativa tra i siti storici e le strade del Foro Romano, pensata per bambini e ragazzi di età compresa tra 8 e 13 anni. Durante la caccia al tesoro, i partecipanti devono decifrare antiche iscrizioni e risolvere codici cifrati. È un’opportunità fantastica per esplorare la storia e l’archeologia in modo interattivo e coinvolgente!

Per maggiori dettagli sugli eventi, visita il sito ufficiale del Parco Archeologico del Colosseo.

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