EXTRA Segni antichi / Visioni contemporanee, a cura di Marco Tonelli, mette in dialogo un nucleo di preziose pergamene medievali con opere d’arte contemporanea, in un confronto inedito tra segno e immagine, memoria e visione.
La mostra prende avvio dall’acquisizione da parte di Fondazione Perugia di circa 1700 copertine in pergamena note come Collezione Albertini, risalenti al XIII-XV secolo, che un tempo rivestivano registri comunali, notarili e amministrativi del Comune di Perugia.
Ispirandosi alla parola Extraordinariorum, rinvenuta su alcune di queste pergamene, l’esposizione si propone di realizzare qualcosa di extra-ordinario attraverso un percorso che, intrecciando storia e arte, accosta circa 100 pergamene e oltre 40 opere di 18 artisti italiani e internazionali.
Grazie ad un percorso espositivo sorprendente e innovativo, gli stemmi con leoni, grifoni, cigni e altre figure araldiche si confrontano con l’immaginario di Bertozzi & Casoni, Wim Delvoye, Gabriele Arruzzo e Luigi Serafini; i motivi geometrici delle pergamene trovano corrispondenze nelle opere di Cannavacciuolo, Tremlett e Beverly Pepper; segni, trame e linee risuonano nei lavori di Bianchi, Dessì, Boetti e Griffa; simboli enigmatici e arcaici si riflettono nelle visioni di La Pietra, Ontani, Paladino e Tilson; le pergamene segnate dal tempo, tra strappi, cuciture, cancellature trovano una risonanza intensa nelle opere di Isgrò, Novelli e Maria Lai, in un intreccio di scritture, memoria e materia che restituisce al presente la voce viva del passato.
