Dal 4 ottobre al 6 dicembre 2025 al Museo della musica
Dodicesima edizione di #novecento, la rassegna in cui scrittori, storici, esperti ma soprattutto musicisti raccontano in parole e musica i personaggi, gli stili, gli anniversari, i capolavori della loro arte durante il lungo secolo breve.
Il programma si apre con Good Vibrations, le buone vibrazioni tra musica e letteratura in cui quattro scrittori contemporanei raccontano la popular music attraverso le proprie interconnessioni e ossessioni con un artista da loro amato (quest’anno Janis Joplin, Fabrizio De André, i Pearl Jam, Bjork e la reverse vibration dedicata a Pier Paolo Pasolini), in dialogo con i brani entrati nell’immaginario collettivo reinterpretati dai musicisti più interessanti della scena musicale odierna.
Il 12 ottobre torna ultimamusica, l’indagine su linguaggi, idee e protagonisti della contemporanea di un altro millennio.
Musica di un’epoca fremente, impetuosa, problematica e troppo spesso avvolta in luoghi comuni, che sfateremo attraversando gli anniversari del 2025: da Šostakovič a Gubajdulina, passando per Satie, Ravel e Boulez, fino ai Music Talk dedicati a Terry Riley e ai due salon concerts sulla musica fin de siècle e sulle compositrici tra XIX e XX(I) secolo.
Ultimo appuntamento di ottobre sarà lo showcase del secondo capitolo di core/coração della straordinaria Maria Pia De Vito, preludio al mese di Jazz Insight, gli incontri sulla musica africano-americana, i suoi protagonisti e le vicende che ne hanno caratterizzato la storia.
Legate ai più importanti anniversari dell’anno, le cinque narrazioni musicali saranno condotte dal pianista jazz Emiliano Pintori attraverso una selezione di materiale audiovisivo di rara fruizione e soprattutto alle interpretazioni dal vivo dei suoi speciali ospiti: cinque imperdibili incontri per entrare nelle dinamiche e nei meccanismi della musica dei grandi autori, imparando ad apprezzarla e ad evitare i falsi miti che spesso ne ostacolano la comprensione.
Infine, Audio/Visivo, il ciclo dedicato alle complesse relazioni tra suono, musica, immagine e cinema. Dopo la presentazione targata BJF del documentario La Cantina sulla nascita e i luoghi del jazz a Bologna, l’analisi (per conto di Dio…) della inconfondibile musica dei Blues Brothers, per poi scoprire il nuovo “recupero d’autore” del Cinema Galliera: il curioso documentario sul rapporto tra Bruce Springsteen e i suoi fans.
E per finire, la seconda puntata sulla musica nei film di Dario Argento, con Francesco Locane affiancato da un quartetto d’eccezione, che affronterà dal vivo il capolavoro più conosciuto del maestro dell’horror (grazie anche alla sua iconica colonna sonora): Profondo Rosso, a 50 anni dall’uscita nelle sale.
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