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Palazzo Vescovile

Il palazzo attuale venne a sostituire la sede della domus episcopale collocata nel palatium Sancti Martini, così denominato per la cappella vescovile che vi sorgeva, e situato nell’area attualmente occupata dal coro e dal presbiterio del Duomo Nuovo. La memoria della cappella, dedicata a S. Martino, culto forse da ricondursi all’epoca dei vescovi franchi (sec. IX), venne in seguito conservata in una cappella in Duomo Vecchio demolita durante i restauri ottocenteschi. 

La sede attuale dell’episcopio venne innalzata in tre fasi successive: nel ’400, per iniziativa del vescovo Francesco Marerio (1418-1442), si realizzò una prima parte del fabbricato in quella che era una zona adibita a giardino (brolo); nel ’500, per iniziativa del vescovo Domenico Bollani, e su disegno dell’architetto municipale Giov. Maria Piantavigna, si compirono la parte meridionale e quella ad occidente, dove si aprì l’ampio scalone; nel ’700 il cardinale  Querini compì l’ala che guarda il cortile a mezzodì, ponendovi la cancellata d’ingresso e facendo nel contempo erigere, su disegno di G. Battista Marchetti, la biblioteca (attuale Biblioteca Queriniana), da lui donata alla città. Nel sec. XVII, in ottemperanza all’invito del Concilio Provinciale V, venne affidata ad Antonio Gandino la serie dei ritratti dei vescovi di Brescia posta nel salone centrale; per la realizzazione dei ritratti, in buona parte fantasiosi, il pittore si ispirò all’opera di Giovanni Francesco Fiorentini Antistitum Brixianorum index chronoligicus, stampata nel 1614.

Altre sale hanno chiaroscuri di G. Battista Dragoni (1836).

Negli ambienti del palazzo, al pian terreno, oggi trovano sede la portineria, la segreteria generale, gli uffici per l’assistenza al clero; per la vita consacrata e delle aree pastorali (per la mondialità, per la società e per la crescita della persona). Nel portico trovano posto gli uffici dei beni culturali, dell’amministrazione, della promotoria e una parte dell’economato.

Salendo al piano nobile, tramite lo scalone del Bollani, troviamo sulla destra la saletta con i ritratti dei vescovi dal Secondo Novecento, gli uffici dei Vicari episcopali e dell’Economo e sulla sinistra il grande Salone dei Vescovi attraverso il quale si può accedere alla Segreteria Vescovile, alla Cancelleria e al Tribunale Ecclesiastico. Rivolti a est, su via Gabriele Rosa, si trovano invece gli appartamenti vescovili e l’Archivio storico diocesano.

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