Il grande complesso di edifici dello stabilimento per la pilatura del riso – costruito nel 1898 nel periferico rione di San Sabba – venne dapprima utilizzato dall’occupatore nazista come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l’8 settembre 1943 (Stalag 339). Verso la fine di ottobre, esso venne strutturato come Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia), destinato sia allo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia e al deposito dei beni razziati, sia alla detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.
Il Civico Museo della Risiera di San Sabba (inaugurato nel 1975) e l’adiacente percorso fotografico-documentario della mostra storica (realizzata a cura di Elio Apih nel 1982 ed ampliata nel 1998) illustrano, attraverso riproduzioni di documenti e testimonianze di vario tipo, la storia della Risiera, ricostruendo al contempo un quadro delle vicende storiche, politiche e militari dell’intera regione durante la prima metà del Novecento.
Grazie ad alcune importanti donazioni, dal 27 gennaio 2002, Giorno della Memoria, il Museo ha mutato la sua originale connotazione didattica ed è divenuto anch’esso a tutti gli effetti un luogo di conservazione della memoria, ove si espongono testimonianze tangibili e dirette della sofferenza e della tragedia umana.
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